sabato 14 gennaio 2012

Il cotechino riavvolto, per conservare il calore del Natale

Il freddo circonda le nostre case calde, l'anno nuovo ha cominciato a scandire il nostro calendario e noi in queste serate di gennaio vogliamo concederci dei cibi di stagione che ci scaldino a tavola ma anche nell'animo... e visto che quest'anno bisogna anche essere attenti al risparmio, nella mia cenetta di questa sera utilizzo alcune cose rimaste dalle feste natalizie.

Un cotechino, delle lenticchie e un Asti spumante: dopo una giornata passata a smontare l'albero, ritirare le decorazioni e spegnere le luci di Natale, ci era venuta un po' di malinconia... e così, per non spegnre del tutto l'atmosfera natalizia, io e Francy abbiamo pensato di cucinare una versione alternativa di cibi natalizi: ci siamo preparate al bianco non più di Natale ma del ghiaccio di gennaio!

Dedichiamo ai nostri amici di penna questa ricetta, per lasciare aperto nel cuore di tutti il ricordo dei giorni di festa...

Ingredienti: 
• Un cotechino da 300 gr
Qualche fettina di speck
• Una fetta di fesa di vitello da 400 gr
1 cipolla piccola
15 gr di funghi secchi
1 biccchiere di Asti Spumante (io ho
   usato quello Toso, che mi ha tenuto
   compagnia durante tutte le feste)
sale
• pepe
• Lenticchie

Preparazione:
Per avere un cottura perfetta del cotechino lo pungo in più punti con la forchetta, poi lo avvolgo in una tela chiusa con lo spago da cucina; infine, lo cuocio a seconda del peso (per il nostro, circa 45 minuti).
Appiattisco la fetta di carne e la insaporisco spennellandola con un po' di vino, sale e pepe, poi la copro con lo speck; avvolgo il cotechino e lo lego come un arrosto.
Taglio la cipolla a piccoli pezzetti e la faccio rosolare con una noce di burro, poi aggiungo la carne. Una volta rosolata metto anche i funghi secchi (che ho lasciato a mollo per almeno un paio d'ore), il vino e all'occorrenza l'acqua dei funghi.
Taglio a striscioline un paio di fette di speck e le metto in padella a a fine cottura.

Per le lenticchie: prima di buttarle in padella soffriggo la cipolla tagliata a rondelle; aggiungo poi sale e pepe e bagno con una spruzzata di vino all'inizio della cottura. Faccio cuocere aggiungendo del brodo all'occorrenza.

Io credo che sia davvero importante conoscere il cibo che mettiamo nei nostri piatti, quindi vi propongo di conoscere un po' meglio il cotechino: è un insaccato il cui interno è costituito da un impasto di carne magra di suino, lardo, cotenna, spezie ed erbe aromatiche. Insieme alle lenticchie è un tipico piatto di buon auspicio per l'anno nuovo.

Il cotechino è un insaccato di maiale  simile allo zampone per il suo interno, ma diverso  per il contenitore: nel caso del cotechino il “sacco” è costituito infatti da budello di maiale.
Il cotechino ha una tradizione molto più antica dello zampone e nasce come insaccato povero: veniva cucinato insieme al minestrone o allla zuppa di legumi.

Veniva lavorato  a mano, dai  “lardaroli e salsicciari” modenesi, già intorno alla metà del '500: ma nel 1910 il grande Pellegrino Artusi dedica al “Cotechino Fasciato” la ricetta n. 322 del suo famosissimo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, arrivato in meno di vent’anni a ben 13 edizioni! Se non vi è mai capitato sotto mano, cercatelo: è interessante e divertente!


E per quanto riguarda le fedeli amiche del cotechino? Le lenticchie sono piccole ma preziose: sono semi di colore e dimensione diversa, moltto energetici: sono tra i legumi più ricchi di proteine, e fanno bene perché contengono molte fibre vegetali e quindi aiutano a ridurre il colesterolo!

Prima di salutarvi e augurarvi ancora una volta buon anno, vi lascio con un consiglio della nonna Graziella:
 

"Monny ricordati che le lenticchie le devi lasciare a bagno cambiando l'acqua e risciaquando bene.
Se poi vuoi dare un tocco personale preparale con le erbe aromatiche come timo e origano e chiodi di garofano."

5 commenti:

  1. Slurp! Questa ricetta è perfetta per me!!! Bau bau!!

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  2. Buona questa versione di cotechino....!
    Ti seguo con piacere e se ti va passa da me
    Ciao e buona giornata

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  3. Era buonissimo infatti! Ve lo consiglio, spesso in casa girano cotechini avanzati dalle feste... Provatelo, vedrete che successone!

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