martedì 31 luglio 2012

Farina di ceci

La farina i ceci è una farina ottenuta dalla macinatura dei ceci secchi, è un ingrediente usato in moltissime culture.
Molto diffusa in India Pakistan e Bangladesh dove è usatissima nella cucina salata (come nei famosi pakoras di verdure indiane), ma anche in moltissimi dolci.
I ceci sono uno degli ingredienti fondamentali della cucina vegana e in Italia la farina è usata per l'antica ricetta della Farinata di Ceci.
Oltre alla farinata c'è il famoso pane panelle palermitano, oppure la panissa geneovese con le cipolle.
La farina di ceci può essere utilizzata anche mescolata alla farina di grano duro e uova per preparare la pasta fresca; ancora, può essere impiegata come elemento base per la pastella (per le verdure) e per preparare gnocchi.

Le piante del cece sono particolarmente coltivate in Umbria, nel Lazio, in Toscana e soprattutto in Liguria (non per nulla la farinata è ligure!); ad ogni modo, tutte le piante del cece sono coltivate nella maggior parte delle regioni Mediterranee.

I ceci essiccati sono legumi molto calorici e molto energetici. Si dic che siano utilissimi per diminuire i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
I ceci essiccati vengono macinati a cilindri oppure a pietra (la farina in tal caso è di qualità superiore). Prima di essere macinati, i ceci devono essere ripuliti dalla crusca.

Curiosità:
La farina di ceci può essere usata come agente lavante rispetto ai comuni bagnoschiuma, shampoo o saponi: è delicata , ottima per i capelli, però ha lo svantaggio di avere un odore che a molti risulta non piacevole.
Usandola si elimina l'uso di tutti i comuni detergenti schiumogeni e di tutte le sostanze che contengono (tra cui conservanti, coloranti, aromi, ecc) che spesso nulla hanno a che fare con la detergenza vera e propria. Eliminando in questo modo moltissime sostanze allergeniche e potenzialmente irritanti per la pelle ci si trova con un prodotto ideale per le persone che soffrono di pelle irritabile e secca. Non essendo aggressiva non elimina né danneggia lo strato idro/lipidico cutaneo che serve a proteggere la pelle, a differenza dei prodotti schiumogeni che tendono spesso a seccarla. E oltretutto usiamo un prodotto completamente e velocemente biodegradabile!



Volete qualche curiosità storica sui ceci e sulla loro farina? Tornate a trovarmi domani!
Vi abbraccio, tutte e tutti
Monnyb

lunedì 30 luglio 2012

Farinata di ceci ripiena di asparagi e crescenza

Un'altra ricetta degli chef di Vero Tv: una delizia da provare!

Ingredienti per 4 persone:
per la farinata
100 g di farina di ceci
180 g di acqua
30 g di olio e.v.o.
2 prese di sale
per la farcia
250 g di crescenza
8 asparagi
Sale e pepe q.b.
Scorza di 1 limone
Olio e.v.o.
Menta e basilico

Preparazione:
In una terrina unisco tutti gli ingredienti per preparare la pastella della farinata, che poi lascio a riposare.
Lavo, pelo gli asparagi e elimino la parte finale troppo dura. Li sbollento per 3 minuti in abbondante acqua salata, li scolo e li raffreddo in acqua e ghiaccio. Una volta freddi li taglio in due o tre fette, per il lungo.
Amalgamo la crescenza con la scorza di limone, la menta e il basilico tritati, poi aggiusto con olio, sale e pepe.
Scaldo un filo d’olio e.v.o. in una padella antiaderente, vi verso un mestolo di pastella: la faccio dorare e poi la cuocio dall’altro lato. Farcisco la farinata con la crescenza e gli asparagi a fette.

venerdì 27 luglio 2012

Il monnypensiero - alimentazione estiva

A quanto pare il prossimo fine settimana sarà rovente: ma dal caldo ci possiamo difendere anche mangiando gli alimenti giusti. L’alimentazione in estate deve essere necessariamente diversa da quella a cui siamo abituati durante il resto dell’anno; con il caldo forte, infatti, cambia in maniera importante il fabbisogno di calorie, di sali minerali ed anche lo stimolo alla fame.
Garantire al fisico il necessario apporto di liquidi sarà non solo decisamente salutare, ma anche un autentico toccasana per la pelle, che rimarrà idratata e luminosa nonostante le temperature.
Anche per quanto riguarda i cibi, si deve optare per alimenti piuttosto ricchi di sali minerali, come verdura e frutta, che si mangiano pure volentieri perché sono fresche! Gli apporti di carboidrati e di proteine si possono invece ridurre. Lasciamoci tentare e conquistare dai banchi di frutta e verdura e cerchiamo di cucinarle in modo diverso: sicuramente la nostra famiglia (e la nostra salute, e il nostro corpo, e il nostro umore) apprezzerà.

mercoledì 25 luglio 2012

Carbonara di asparagi

Scartabelliamo ancora un pochino tra le ricette di Vero Tv: che ne dite di una bella carbonara vegetariana?

Ingedienti per 4 persone:
280 g di spaghetti
150 g di asparagi
1 cipolla bionda
200 g di panna di soia
1 cucchiaio e ½  di farina di ceci
2 bustine di zafferano
Sale e pepe q.b.
Olio e.v.o.

Preparazione:
Lavo e pelo gli asparagi, taglio le punte in diagonale e poi a metà e le tengo da parte. Conservo un gambo di sedano intero per la decorazione e taglio gli altri gambi a rondelle spesse circa 3 mm.  Scaldo una padella antiaderente, vi verso un filo d’olio e quando è caldo faccio saltare le punte di asparago; le salo e le cuocio ma solo fino a metà cottura, perché devono restare croccanti.
Taglio la cipolla a julienne sottile e la faccio imbiondire in una padella con dell’olio. Unisco i gambi di asparago, salo e cuocio le rondelle saltando di tanto in tanto.
In una ciotolina verso la panna di soia, unisco la farina di ceci, lo zafferano, una presa di sale e abbondante pepe nero grattugiato. Amalgamo tutto e lo tengo da parte.
Faccio cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, poi li scolo ricordandomi di conservare una tazza di acqua di cottura. Li salto nella padella con i gambi e le punte di asparago, verso la crema che ho preparato con la panna di soia. Salto il tutto allungando con dell’acqua di cottura, fino a ottenere la cremosità desiderata.
Con un pela patate ricavo dei fili di asparago crudo con cui decorare la carbonara, poi servo il tutto caldissimo.

lunedì 23 luglio 2012

Riso Carnaroli

Non tutte le varietà di riso si prestano alla preparazione di un risotto. Servono la giusta quantità di amido, la giusta tenuta alla cottura, la giusta grana.
Carnaroli ha il chicco  tondeggiante e trasparente. Richiede 15 - 20 minuti di cottura. Lo si trova brillato o integrale.
Il riso Carnaroli è originario di Pavia, Novara e Vercelli: tradizionalmente viene usato per preparare il risotto ed è diverso dal più comune riso Arborio perché contiene più amido, ha una consistenza più soda e il chicco più lungo. Altra caratteristica importante è che tiene la cottura meglio rispetto ad altre varietà di riso (e sappiamo quanto è importante nella preparazione del risotto!).
Appartiene alla classe del riso "superfino" e spesso è chiamato "Re dei risi". E lo è davvero!

martedì 17 luglio 2012

Giovedì 19 - aperitivo per l'Emilia

Vi ricordate? Qualche tempo fa vi ho parlato dei Charity Dinner "Cose buone col cuore" che ho organizzato all'NH Lingotto: giovedì 19 tornano, in una nuova formula più estiva. Dalle 19 il Giardino delle Meraviglie dell'NH (via Nizza 262) ospiterà un apericena con raccolta fondi di Specchio dei Tempi per l'Emilia: i soldi serviranno a ricostruire la distrutta scuola elementare di Sant'Agostino.
Vogliamo consentire a 120 bambini di tornare dietro ai banchi al più presto.
Ci sarà anche Alessandro Fasano, medico con la passione della musica, ad allietarci con la sua musica!

Le protagoniste di "Cose buone col cuore" sono state Ladies Chef stellate provenienti da tutt'Italia. 600 partecipanti in 4 serate, circa trentamila euro raccolti (senza contare la lotteria!)

Per la partecipazione alla serata è richiesto un contributo di 25 € a persona, vini compresi.
I biglietti della lotteria saranno in vendita a 5 € e daranno la possibilità ai fortunati estratti di tornare a casa con i bellissimi premi offerti dagli sponsor, ma un solo super fortunato si aggiudicherà l'opera che l'art designer Diego Gugliermetto ha appositamente realizzato: un'incredibile barchetta letterina a Specchio dei Tempi. Allora, è bella o non è bella?


Per informazioni e prenotazioni: 392 8333100
Mi raccomando, non potete mancare: cosa c'è di più bello di un apericena in cui si fa del bene?

Vi abbraccio, tutti e tutte

Monnyb

lunedì 16 luglio 2012

Tarte tatin vegana e senza zucchero

Una ricetta vegana curiosa ma buonissima, ancora dagli chef di Vero Tv:

Ingredienti per un torta per 6 persone:
per la frolla
250 g di farina
110 g di margarina
100 g di malto di riso
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 scorza di limone
per le mele
5 mele golden
100 g olio di girasole
100 g sciroppo d’agave
1 rametto di rosmarino

Preparazione:
Praparo la frolla amalgamando la  margarina con il malto di riso, dopodiché unisco la farina, la scorza di limone e il lievito. Lavoro il tutto con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Serro con una pellicola e lascio riposare i frigorifero per almeno un'ora.
Pelo le mele, le taglio in quattro ed elimino il torsolo.
Preparo due padelle antiaderenti in cui metterò l’olio di semi di girasole, lo sciroppo d’agave e il rametto di rosmarino. Posiziono le fette di mela all’interno delle padelle formando una raggera,  copro con un foglio di carta da forno e lascio cuocere a fuoco basso per   circa 5 minuti. Quando le mele saranno quasi completamente cotte, tolgo la carta forno e alzo al massimo il fuoco. Muovendo la padella di tanto in tanto, lascio caramellare il dorso delle mele. Tolgo dal fornello.
Su un foglio di carta da forno stendo uno strato di  pasta frolla dello spessore di circa ½ cm e ricavo la forma della tortiera. Cuocio in forno ventilato a 180° per circa 20 minuti.
Sforno la frolla e la lascio raffreddare. Quando sarà fredda, la tolgo dalla tortiera e uso il foglio di carta da forno che è rimasto sul fondo per posizionarvi le mele; inizio dalla parte vicino ai bordi e cerco di metterle più vicine possibile una all’altra e di disegnare una raggera.
Sistemo il disco di pasta frolla sopra e inforno nuovamente per 5 minuti a 180°.
Tolgo la tarte tatin dal forno, la capovolgo su un piatto e la servo ancora calda.

Maionese vegana al curry

Unìaltra ricettina vegana dagli chef di Vero Tv:

Ingredienti:
200 ml di latte di soia
280 ml di olio di semi di girasole
1 succo di limone
1 cucchiaio di curry dolce
1 presa di sale

Preparazione:
Metto il latte di soia freddo nel recipiente del   frullatore ad immersione; unisco il sale, il succo di limone e il  curry.
Verso lentamente l’olio di girasole nel recipiente del latte e nel frattempo aziono il frullatore. Con dei movimenti dall’alto verso il basso emulsiono il liquidi fino ad ottenere una consistenza cremosa.
La maionese è pronta per essere servita con gli arancini.

Polpettine di riso speziate con mela e finocchio

Ricettina degli chef di VeroTv:
Ingredienti per 4 persone:
200 g riso carnaroli
1 mela
1 finocchio
5 cucchiai di farina 00
1 cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino di paprica dolce
sale q.b.
olio di semi (per friggere) q.b.
olio e.v.o.

Preparazione:
Lesso il riso in acqua salata, cuocendolo qualche  minuto in più del tempo consigliato (deve essere abbastanza cotto per   amalgamarsi con il resto degli ingredienti).
Lavo il finocchio, elimino la parte più esterna e  quella più dura degli steli, ma conservo le foglioline che sono molto saporite.  Taglio il finocchio e la parte tenera degli steli a mirepois (cioè a cubetti di   circa ½ cm).
Pelo e taglio la mela a mirepoix, la bagno con un  po’ di succo di limone per evitare che si attivi il processo di   ossidazione e si annerisca.
In una padella antiaderente scaldo un filo d’olio e  faccio saltare a fuoco vivo i finocchi; dopo qualche secondo salo e  continuo a saltare. Lascio i finocchi abbastanza croccanti e a cottura  ultimata aggiungo la paprica. Salto ancora e poi metto da parte.
Cuocio i cubetti di mela nello stesso modo e alla fine aggiungo la noce moscata.
Nel frattempo avrò messo a scaldare l’olio di semi  per friggere in una casseruola con i bordi alti.
In una bacinella unisco il riso, i cubetti di finocchio  e mela e due cucchiai farina. Impasto il tutto e formo delle polpettine con le mani o, con l’ausilio di due cucchiai, creo delle quenelle. Le passo   nella farina e friggo nell’olio bollente. Scolo le polpettine quando  saranno dorate e croccanti e le servo accompagnate da maionese al curry.

domenica 15 luglio 2012

Il monnypensiero - famiglia e cucina

Comunichiamo con la nostra famiglia attraverso la tavola o la cucina: non rinunciamo a sederci attorno al tavolo con i nostri figli, ritroviamo alcune piccole cose che ci faranno stare assieme. Non so, per esempio ricominciamo ad apparecchiare la tavola insieme: ci fa collaborare, partecipare, e crea nei nostri bambini la voglia di assaggiare e vedere cosa porteremo loro sulla tavola. E magari lasciamo che con la fantasia si dia un tocco di originalità alla tavola!

venerdì 13 luglio 2012

“panna cotta “ di burrata con tartare e coulisse di fragole alla menta

Un ottimo dessert dei nostri chef di Vero Tv!

Ingredienti:
200 gr di burrata
200 gr di latte
15 gr di colla di pesce
150 gr di zucchero
1 stecca di vaniglia
200 gr di fragole

Preparazione:
Faccio bollire il latte con lo zucchero e la polpa di vaniglia e poi aggiungo la colla di pesce ammollata. Verso il tutto aggiungendo la burrata in un blender e frullo bene.
Metto in uno stampino e lascio in frigo per 3 ore.
Faccio una tartare di fragole fresche e ne frullo altre con la menta.
Servo in un piatto con l'accompagnamento della tartare e del coulis.

Crema fredda di burrata con olio alle fragole e basilico e croccantini di pane

Ancora una ricetta dei nostri chef!

Ingredienti:

200 gr di burrata
Olio evo
Sale pepe
Acqua calda
80 gr di fragole
10 gr aceto bianco
6 foglie di basilico
4 fette di pane

Preparazione:
Tosto in forno il pane a dadini condito, con dell'olio e del sale. Frullo la burrata con olio, sale, pepe e acqua calda e la tengo tiepida.
Con il minipimer emulsiono le fragole, il basilico, l'olio e l'aceto. 
Metto in fondina la burrata, poi condisco con l'olio alle fragole e aggiungo i croccantini di pane.

Risotto alle fragole mantecato alla burrata

Ancora qualche ricettina degli chef ospiti di Vero Tv

Ingredienti:
350 gr di riso carnaroli
200 gr di burrata
100 gr di fragole
Brodo vegetale
50 gr vino bianco

Preparazione:
Frullo metà delle fragole. Tosto il riso senza grassi, poi lo  sfumo con il vino bianco, porto a cottura con il brodo come un classico risotto.
Una volta cotto faccio mantecare con la burrata e la purea di fragole: servo nel piatto e decorare con una brunoise di fragole fresche

Burrata

La burrata è un formaggio a pasta filata prodotto da latte vaccino. La sua particolarità consiste nel fatto di essere un formaggio a doppia struttura: l'involucro esterno è infatti composto da un foglio di pasta di mozzarella, mentre l'interno è formato da burro di siero.
La burrata è un formaggio di recente invenzione: sarebbe stata creata nei primi decenni del 1900 dal caseificio di Andria (Puglia) allo scopo di riciclare i residui di pasta filata della lavorazione, oltre che il siero.
Era un prodotto povero costruito appunto partendo dagli scarti della lavorazione della mozzarella, modellati a costituire l'involucro esterno per contenere il burro, anch'esso ottenuto per centrifugazione dal siero di latte, ossia dallo scarto della lavorazione del formaggio, dal quale si produce anche la ricotta.
Considerata oggi una vere prelibatezza, la sua lavorazione è piuttosto semplice. Per produrre la burrata si parte da un foglio di pasta filata spesso un centimetro, che tramite soffiatura di aria (con macchinari che filtrano e sterilizzano l'aria) viene modellato e sagomato fino ad ottenere la forma di un sacchetto.
A questo punto si  unisce la farcitura e si riempie il sacchetto che, al termine dell'operazione, viene chiuso e legato con un nodo all'apice. La chiusura viene eseguita a caldo, durante la filatura, in modo tale da risultare ermetica.
La burrata viene quindi immersa in salamoia per qualche minuto e confezionata in sacchetti o in vaschette di plastica: è già pronta per essere commercializzata.
L'interno della burrata, la farcitura, è detta «stracciatella» perchè i pezzi di pasta filata vengono stracciati a mano.

Conservare
Rigorosamente in frigorifero, max +4ºC. Non forare la confezione.
La consistenza della burrata è morbida e cremosa, il profumo ricorda quello della panna fresca, dal sapore dolce e delicato. Facilmente deperibile, una volta acquistata va conservata in frigorifero e possibilmente consumata entro poche ore dalla produzione.
La burrata non è un formaggio magro, ma non ha così tante calorie come si potrebbe pensare: fornisce più o meno le stesse calorie della mozzarella di bufala.

martedì 10 luglio 2012

Il monnypensiero - Surgelati

Spesso pensiamo che, acquistando i surgelati, acquistiamo anche la freschezza dei prodotti. Però ci sono certi accorgimenti che dobbiamo sempre seguire: vi do qualche consiglio, sono piccole cose a cui sto sempre attenta.

• Acquistiamo in banchi frigo chiusi 
• Facciamo attenzione che la confezione non sia coperta di brina
• Usiamo una busta termica per il trasporto
• Rispettiamo le date e i consigli delfornitore
• Teniamo sempre pulite le pareti del congelatore
• Non ricongeliamo prodotti scongelati (tranne dal crudo al cotto)
• Una volta scongelati consumiamo i prodotti entro 24 ore
• In caso di blackout verifichiamo sul libretto di istruzioni: l'autonomia sarà tra le 6 e le 12 ore. Mi raccomando, non apriamo lo sportello!
• Se congeliamo in modo domestico usiamo i contenitori e i sacchetti adatti e ricordiamoci di scriverci sopra il contenuto e la data.

domenica 8 luglio 2012

Pesto menta e nocciole

Estate: tempo di erbe, di piatti colorati e gustosi senza essere troppo pesanti... Sul balcone, o per i più fortunati nell'orto, spesso teniamo la menta: e allora perché non provare un "finto pesto"? Una ricetta semplice semplice per un piatto che vi farà fare una bellissima figura!


Ingredienti:
• 500 gr di spaghetti
• Menta fresca (circa 30 gr di foglioline)
• Nocciole (circa 50 gr)
• Olio di nocciole (ma se non l'avete va bene anche di oliva)



Preparazione:
Faccio tostare le nocciole e lavo e asciugo bene la menta. Riduco in granella sette o otto nocciole e metto da parte; metto le rimanenti nel mixer con la menta, frullo per qualche minuto e aggiungo olio in abbondanza. Impiatto e spolvero di granella di nocciole.

sabato 7 luglio 2012

Senape

La senape
La senape è una pianta erbacea originaria dell’Asia, presente e coltivata tutt’oggi nel bacino Mediterraneo. Viene piantata nella stagione primaverile e i semi si raccolgono verso la fine dell’estate, per ricavare, macinandoli, la salsa di senape.
In natura esistono diversi varietà di senape, ma quelle più coltivate sono: la bianca, la nera, la bruna e la selvaggia

Comprarla
La senape più utilizzata in Italia è una preparazione in crema ottenuta dalla miscelazione di semi bianchi e neri ridotti in polvere e mischiati con altri ingredienti: viene utilizzata principalmente per accompagnare ed insaporire la carne.

Conservarla
La senape in crema si conserva in frigorifero in un recipiente ben chiuso, poiché a temperatura ambiente diventerebbe insipida; la polvere di senape e i semi essiccati si conservano in un barattolo chiuso in un luogo asciutto e al riparo dal calore.

Curiosità
I semi di senape polverizzati si usano come deodorante per lavare le mani dopo aver maneggiato cipolla, candeggina, pesce o qualunque sostanza dall'aroma forte e non troppo gradevole; vengono usati anche per levare il cattivo odore alle stoviglie.
La senape, in modo simile al peperoncino, provoca irritazione locale.
Nell'antichità, per calmare i dolori muscolari e reumatici, veniva applicata sulla pelle la pasta di senape che alleviava il malessere grazie alla sua proprietà di stimolare il flusso sanguigno.
Un tempo si usava un  impiastro di senape che provoca un effetto emolliente, cura i raffreddori e allevia il dolore di artriti, reumatismi e geloni.

venerdì 6 luglio 2012

Tartare di vitello con crema di piselli, melone e scaglie di grana

E ancora un'ottima ricetta degli chef di Vero Tv!
Ingredienti:
250 gr di fesa di vitello
200 gr di piselli freschi sgranati
1 fetta di melone
1 cipolla
Brodo vegetale
40 gr di olio evo
20 gr di burro
10 gr di senape
10 gr di aceto balsamico
60 gr di scaglie di grana
6 foglioline di menta

Preparazione:
Taglio la cipolla alla julienne e la faccio stufare con il burro; aggiungo i piselli, allungo con il brodo vegetale e faccio cuocere.
Frullo il tutto con l'aggiunta della menta e passo allo chinois.
Taglio al coltello la carne, la condisco con olio, sale, pepe, senape e aceto balsamico. Taglio a dadini il melone.
Metto sul fondo del piatto la crema; al centro metto la tartare e sopre la brunoise di melone, poi decoro con scaglie di grana

Gnocchetti di pane con julienne di vitello al rosmarino e piselli

Ancora una ricetta deliziosa da Vero Tv e soprattutto dagli chef ospiti:
Ingredienti:
200 gr di pan grattato
200 gr di farina
2 uova
50 gr di latte
200 gr di fesa di vitello
30 gr di burro
• Rosmarino
200 gr di piselli
40 gr di vino bianco
• Sale, pepe
20 gr di grana

Preparazione:
Impasto la farina, il pangrattato, le uova, il latte e regolo di sale.
Formo dei filoncini con l'impasto e taglio degli gnocchetti.
Taglio la carne alla julienne, la rosolo in padella con del burro e poi aggiungo i piselli; sfumo con il vino bianco e porto a cottura, regolando di sale e pepe.
Cuocio in acqua salata gli gnocchetti, li trasferisco in padella con la salsa e faccio mantecare, dopodiché aggiungo il trito di rosmarino, spolverizzo con un po' di grana e servo.

Vitello cotto al rosa con purea di piselli e liquirizia


Ecco un'altra delle meravigliose ricette che i nostri chef preparano su VeroTv:
Ingredienti:
600 gr di tournedos di vitello
20 gr di olio
40 gr di burro
50 gr di vino rosso
Sale e pepe
300 gr di piselli
1 cipolla
Liquirizia

Preparazione:
Faccio sudare in padella con il burro la cipolla con i piselli; regolo di sale e pepe e poi aggiungo la liquirizia in polvere. Frullo il tutto ricavando una purea grossolana che terrò in caldo.
Infarino i tournedos di vitello, li faccio rosolare con un filo di olio e burro; sgrasso il fondo e sfumo con il vino rosso. Faccio ridurre.
Scaloppo il tournedos, adagio due quenelle di purea-salsa e e finisco guarnendo con polvere di liquirizia.

giovedì 5 luglio 2012

Il vitello

Il bovino
I bovini servono per la produzione di latte, carne e in passato erano anche un indispensabile aiuto nel lavoro nei campi.
A seconda dell'età a cui avviene la macellazione, del sesso dell'animale, dell'alimentazione e dei tagli si ottengono carni diverse per gusto, proprietà nutritive, grassi e usi in cucina. Alcuni tagli sono comuni al bovino adulto e al vitello o vitellone. Che differenza c'è tra un taglio di manzo e uno di vitellone? Il primo ha un sapore più marcato e grasso, il secondo più delicato (ma sempre presente) e leggero. Il filetto di vitellone, quindi, è una delle parti più pregiate della carne bovina.
Il vitello  macellato tra i 5 e i 7 mesi ha una carne tenera (anche per via della sua alimentazione a base di latte), poco grassa e di colore rosa chiaro.

Vorrei soffermarmi un minuto sul taglio di carne anteriore: comprare i quarti anteriori (la spalla) della bestia è un modo per risparmiare: se molti chiedessero questi pezzi sarebbe un bel modo per calibrare i prezzi!

Comprare
La carne deve avere un aspetto limpido, ma non essere troppo brillante. Naturalmente scartiamo la carne che comincia da avere un colore grigio verdastro!
Cerchiamo pezzi di peso uniforme per una migliore cottura; la superficie del taglio deve essere fresca e umida, ma evitiamo la carne bagnata e viscida al tatto.
I tagli magri naturalmente durano più di quelli grassi, perché il grasso diventa rancido prima.
Comprare la carne di qualità vale la pena: spendiamo un po' di più, ma sappiamo che i bovini sono allevati naturalmente e sappiamo che la loro carne sarà più buona.

Conservarla
Togliere la carne dalla carta e metterla su un piatto o su un vassoio per trattenere il sangue; coprirla e riporla nella parte più fredda del nostro frigo.
I pezzi piccoli e ancor più la carne tritata vanno consumati il giorno stesso,  quelli piu grandi come le bistecche e gli arrosti durano 2/3 giorni.
Se dobbiamo congelare la carne è bene farlo subito, per evitare che perda succulenza.
Conservato in freezer, il vitello va consumato entro 6 mesi

martedì 3 luglio 2012

Il monnypensiero - L'acqua


L’acqua è un bene prezioso: noi siamo talmente abituati a vederla scorrere nelle nostre case che spesso non ci pensiamo... ma poi arriva il caldo e ci rendiamo sempre più conto di quanto è importante! Sprecare l'acqua significa costo da sostenere. Significa penuria, significa superficialità verso altri paesi che magari sono in difficoltà. Modificare le proprie abitudini non è poi così difficile: bastano pochi accorgimenti e il gioco è fatto. Io ve ne suggerisco qualcuno, ma volendo ce ne sono mille altri!

Non lasciamo scorrere l’acqua nel lavello troppo quando laviamo i piatti

 
Se utilizziamo bene la lavastoviglie il consumo di acqua e di energia diminuisce, quindi: sempre pieno carico ed in fasce  d'orario economiche

Laviamo le verdure nella bacinella, così potremo riutilizzare l’acqua per annaffiare piante e fiori.

domenica 1 luglio 2012

Liquirizia

Le radici di liquirizia si raccolgono in autunno da piante che hanno almeno quattro anni di vita, si pelano e si mettono ad essiccare al sole.

Usi
La liquirizia è usata contro la tosse secca e l'asma grazie alle sue proprietà emollienti; negli ospedali francesi veniva utilizzata insieme a gramigna ed orzo per preparare una tisana chiamata "bonne-à-tout", "buona per tutto": una specie di bevanda miracolosa insomma!
Le radici di liquirizia sono un ottimo palliativo per chi intende smettere di fumare: lo aiutano anche psicologicamente, perché nella gestualità riescono in qualche modo a sostituire la sigaretta.
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